SPETTACOLO

Passione, riscatto, intensità, talento, umanità, accoglienza.  


Sono queste le colonne  portanti su cui si regge il suggestivo spettacolo rappresentato dall’opera lirica GIUSEPPE D’EGITTO.
Scritta dalla prof.ssa Aurelia Rosa Iurilli e musicata dal maestro Palmo Di Venere, ispirata alla storia biblica di Giuseppre, figlio di Giacobbe, l’opera è un suggestivo viaggio nell’umanità più profonda fatta di sentimenti primordiali e contrastanti, che passando dalla sofferenza al riscatto danno vita alla sfida che ognuno di noi è chiamato a vivere.
Divisa in tre atti, racconta l’incredibile storia di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, che per gelosia viene venduto dai fratelli diventando alla fine di un percorso lungo e coraggioso il prediletto del Faraone.
L’opera lirica non si limita a ricreare la narrazione biblica, ma coinvolge completamente lo spettatore, che si ritrova a vedere “messa in scena” lo spettacolo proprio dell’umanità che si ripete inesorabile da millenni.
Lo spettacolo, sintesi perfetta nata dalla fusione di due personalità differenti, quella del maestro Di Venere e della prof.ssa Iurilli,  portatrici di mondi, linguaggi e sensibilità diversi,  delicato equilibrio di musica e parole, prende per mano lo spettatore e lo conduce in un percorso catartico che lo porterà alla fine ad apprezzare appieno  il messaggio ultimo dell’opera: riscoprire il Giuseppe che è in noi, aprirsi allo straniero che, nel bacino del mediterraneo, straniero non è, valorizzare, riscoprire e riappropriarsi dell’umanità, tendendo al perdono.
Lasciatevi conquistare dalla contemporaneità di una storia  solo apparentemente così lontana nella trama e nel tempo.

ATTO PRIMO 
Nella sala delle udienze del palazzo del Faraone, Giuseppe riceve degli stranieri che sono scesi in Egitto in cerca di grano. Egli riconosce in questi uomini i suoi fratelli Giuda, Levi, Simone, Ruben e Ben-Oni ma non rivela loro  la sua identità.


ATTO SECONDO 
Nel giardino in riva al Nilo, Meezabella, la moglie del Faraone, confida alla sua ancella Hagheia un amore segreto, senza però fare nome dell’amato. Entra in scena Giuseppe che sarà sedotto da  Meezabella, ma egli non cede al suo corteggiamento e fugge stizzito rimproverando la donna.

ATTO TERZO 
Siamo nella sala del trono, è un giorno di festa. Il Faraone riceve con tutti gli onori Giuseppe perché ha saputo guidare il Regno con saggezza, preservandolo dalla fame e dalla carestia abbattutesi sull’Egitto. Per grazia del Faraone sono accolti nella sala anche Giacobbe, il padre di Giuseppe, e i suoi figli.